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"Tra le figure di spicco dell'Ottocento italiano un posto di rilievo spetta di diritto al cardinale Ludovico Altieri. Discendente da una delle più prestigiose famiglie della nobiltà romana, il suo nome resta essenzialmente legato all'epidemia di colera che colpì la città di Albano, sua diocesi, nell'agosto del 1867. E più in particolare a quei pochi giorni, dal 7 all'11 agosto, in cui egli, fatto ritorno in sede per provvedere ai bisogni materiali e spirituali dei suoi fedeli, contrasse il morbo e morì. La sua figura di vescovo venne fin da subito, per evidenti ragioni, accostata a quella del cardinale cinquecentesco san Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano. Tuttavia, se fondamentale resta nella ricostruzione biografica del cardinale Altieri l'opera svolta in quei tormentati giorni ad Albano, essa però non fu frutto di una scelta improvvisa e istintiva ma il compimento di una vita spesa al servizio della Chiesa e del prossimo" (dall'introduzione).